Sono stata a vedere la mostra con le opere di Banksy a Genova, a Palazzo Ducale, subito prima di Natale. Si può ammirare o detestare, ma è sicuramente un artista che incuriosisce e che fa parlare…e riflettere!

È considerato il maggior esponente della Street Art, conosciuta anche come Post-Graffiti e Guerrilla Art e le sue opere creano un forte impatto emotivo.
Banksy, il personaggio.
Non si sa chi sia o, per lo meno, non si è certi della sua identità e questo incrementa indubbiamente il fascino e la popolarità dell’artista!
Alla mostra, su dei pannelli che ripercorrono la sua vita, leggo una sua intervista su Swindle del 2006 che cita:
Vengo da una cittadina nel sud dell’Inghilterra. Quando avevo circa 10 anni, per le strade impazzavano i graffiti di un ragazzo che si chiamava 3D. Credo fosse stato a new york e fu il primo a portare a Bristol la pittura con la vernice spray. sono cresciuto vedendo graffiti per strda molto prima di vederli su una rivista o su un computer. 3D smise di dipingere e formò un gruppo che si chiamava Massive Attack, per lui forse era un progresso, ma per la città fu una grossa perdita. a scuola i graffiti erano la cosa che ci piaceva fare di più: li facevamo tutti tornando da scuola in autobus. tutti li facevano.
Sarà vero? Secondo Banksy:
Esiste un forte dubbio. Durante una intervista del musicista Goldie, sembra che abbia inavvertitamente alluso al fatto che Banksy in realtà sarebbe il musicista e writer Robert Del Naia dei Massive Attack!
Dicono le voci più accreditate che sia nato a Bristol, presumibilmente nel 1974, da una famiglia piccolo-borghese o operaia. Avrebbe frequentato una scuola privata ma mai l’Accademia di belle Arti.

Le tappe principali della sua vita di artista.
1999-2002
Nel 1999 dipinge il murale ancora visibile Take the Money and run con i writers Inkie e Mode2 mentre con Mild Mild West inizia ufficialmente la sua attività di Street Art.
Nel 2001 espone a Londra, dove si trasferisce. Tra le opere troviamo Riot e Tiger Economics che diventa la serigrafia Barcode, una tra le mie preferite.
La mostra a Los angeles del 2002 è intitolata Graffiti, Lies and Deviousness, Graffiti, Bugie e Ingannevolezza e, nello stesso anno, espone a Londra con Santa’s Ghetto dedicata alla Palestina.

2003-2006
Lo vede autore di quella che lui considera la sua prima vera mostra londinese, Turf War, chiusa dalla polizia dopo due giorni, con mucche e maiali vivi.
In questo anno inizia la sua autoesposizione nei musei: entra come visitatore alla Tate Britain e incolla su una parete un suo dipinto che raffigura la campagna londinese, ma con il nastro segnaletico giallo della polizia.
Al museo di Storia londinese di Londra inaugura la serie dei topi, uno tra i soggetti preferiti da Banksy.
Dice di loro:
Esistono senza permesso. Sono odiati, braccati e perseguitati. Vivono in una tranquilla disperazione tra la sporcizia. eppure sono capaci di mettere in ginocchio intere civiltà.
Stampa anche le Di-Faced Tenners, un milione di banconote da 10 sterline con l’immagine di Lady Diana e la scritta Banksy of England!
2007-2008
Space, Girls and Bird viene battuta per 288.000 sterline alla Casa d’Aste Bonhams: un record mentre l’anno successivo, nel 2008, organizza il Cans Festival per dipingere il tunnel di Leake Street.
Partecipano dall’Italia i writers Sten&Lex, Lucamaleonte e Orticanoodles!
2009-2013
Prima e unica mostra ufficiale di Banksy che espone al Bristol Museum ed è intitolata Banksy Vs. Bristol Museum.
Nel 2013 esce il suo primo film, Exit Through The Gift Shop con una nomination all’Oscar.
2015. Dismaland.
È l’anno di Dismaland, la sua versione di Disneyland. Si tratta di una mostra collettiva, di cui è organizzatore e curatore, nella località balneare di Weston-Super-Mare nel Sommerset. Lui stesso lo definisce
Un parco a tema familiare non adatto ai bambini.
e utilizzerà i materiali della mostra per costruire un villaggio per rifugiati a Calais.

Il Walled Off hotel.
Hotel murato fuori ovvero la versione sarcastica della catena di hotel Walford.
Si tratta di una piccola pensione con la:
peggiore vista del mondo
in quanto è costruita davanti al muro che separa Israele dalla Palestina.

2018: The Girl with Baloon
Episodio che conosciamo tutti e che ha letteralmente lasciato senza parole: durante l’ultimo colpo del battitore il famoso quadro, battuto per 1.04 milioni di sterline presso Sotheby’s, il 5 ottobre, si autodistrugge.
Banksy a Genova:
La mostra, curata da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, raccoglie oltre cento opere e oggetti originali raccolti da collezionisti privati che ripercorrono il periodo artistico di Banksy.
Le opere spaziano dai primi dipinti a mano libera, agli stencil fino alle serigrafie che lui ritiene vitali per diffondere i suoi messaggi.
Sono presenti anche copertine di CD, TShirt e la celeberrima scultura di Dismaland, Mickey Snake.
La mostra affronta i temi che caratterizzano le sue opere che sono il controllo sociale, la guerra, il capitalismo, le disparità sociali, la ribellione.
Li affronta nel suo modo, con crudo realismo e sarcasmo, mettendo a nudo tematiche universali.
Dice:
se vuoi dire qualcosa e vuoi che la gente ti ascolti, allora indossa una maschera. Se vuoi dire la verità devi mentire
ma anche
Non saprete mai chi sono e ogni verità che dirò sarà mascherata da bugia.
Abilissimo comunicatore, con le sue opere induce comunque a riflettere sui temi che affronta con un messaggio chiaro e diretto.
Contrario alla mercificazione dell’arte, le sue opere sono scaricabili dal suo sito ufficiale e si trovano sulle strade, nei quartieri, sotto i punti, ovvero nel tessuto urbano e suburbano delle città e delle periferie.
Il suo messaggio.
I suoi bersagli? Il sistema nel suo complesso, identificato nella polizia, la Regina Elisabetta ma anche Vittoria ma non lady Diana, vittima del Regno. Il potere e il consumismo, il denaro.
Di grande impatto il tema della guerra con un toccante Vietnam.
Banksy in Italia.
In Italia sono presenti due opere di Banksy: ce ne sarebbe stata una terza, ma è stata cancellata da un graffitaro a Napoli!
Uno a Napoli, la Madonna con la Pistola e l’altro è un murales, presente anche alla mostra di Banksy a Genova, intitolata il Naufrago bambino e si trova a Venezia.
Lui stesso ne ha rivendicato la paternità con un post su Instagram.
Di forte impatto emotivo, raffigura un bimbo migrante immerso nell’acqua del canale da Ca’ Foscari, vicino all’Università, con in mano una torcia a segnalare la sua esistenza.
Nota.
Banksy non è coinvolto nell’allestimento, anche se informato della mosta Banksy a Genova.
Banksy a Genova: Il secondo principio di un artista chiamato Banksy
Sottoporticato
23 novembre 2019 – 29 marzo 2020
