Le Langhe offrono innumerevoli itinerari di uno o più giorni ed è un vero incanto salire e scendere tra colline ricoperte di pregiati vigneti!
Parlo di una terra che è un tratto di unione tra il Piemonte, con alle spalle le montagne delle alpi, e la Liguria con lo sguardo verso il mare.
Il territorio delle Langhe itinerari.
Con un processo iniziato 40 milioni di anni fa, con il ritiro del mare e i movimenti della terra che hanno formato le alpi e gli appennini, si sono formate le colline.
Dai detriti alluvionali, compattati dal calcare, si formarono le marne blu, chiamate in dialetto tòv, mentre i detriti sabbiosi originarono l’arenaria. Ed è su questi terreni che nascono i più pregiati vitigni da cui originano vini preziosi!
Le Langhe si suddividono in Alta, Media e Bassa, a seconda dell’altitudine e delle coltivazioni che sono soprattutto vigneti e nocciole, grazie anche all’industria dolciaria della Ferrero.
Patrimonio Unesco.
Dal 2014 il Paesaggio Vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato è diventato il cinquantesimo patrimonio dell’Umanità che:
…comprendono una selezione di cinque distinte aree vitivinicole e un castello, i cui nomi evocano una profonda e antica esperienza basata sull’interazione tra l’uomo e il suo ambiente (…). Essi offrono un panorama di colline coltivate con cura nel rispetto delle antiche disposizioni dei lotti, punteggiate di edifici che strutturano lo spazio visivo: borghi, castelli, chiese romaniche, cascine, ciabot, cantine, magazzini per l’invecchiamento e la distribuzione commerciale del vino, piccoli centri e grandi città ai margini dei vigneti. Il sito seriale si distingue per l’armonia e l’equilibrio estetico dei suoi paesaggi, per la varietà architettonica e storica degli elementi costruiti associati alle attività di produzione del vino e per la presenza di un’ autentica e antica arte di vinificazione
Nel dettaglio sono:
- il Barolo e i castelli;
- Barbaresco assunto come modello di villaggio tipico;
- Moscato a Canelli con le cantine sotterranee;
- Barbera a Nizza Monferrato;
- Vignale e il circuito degli Infernòt ovvero le cantine scavate nel tufo.
Inoltre
- il Castello di Grinzane Cavour, Enoteca Regionale del Piemonte.
L’itinerario che vi propongo ci porta in Bassa Langa ed è legato soprattutto ai vigneti e all’arte, tra castelli e borghi medievali e passa da tre siti Unesco e uno tra i borghi più belli d’Italia!
Partiamo da Novello per terminare a Barbaresco, passando nelle terre del barolo e in borghi tra i più belli d’Italia!
Langhe itinerario
Novello
Gode di un belvedere che spazia su Monchiero, la Valle del Tanaro e le Alpi, dalle Marittime al Cervino, con ordinati filari di vigne che degradano verso valle.
Nel versante a sud del colle si osservano i calanchi di Rocca di San Nicola, profonde insenature erose dall’acqua.
Risalta il castello con la facciata in cotto in stile neogotico, trasformato parzialmente in ristorante.
Proseguendo spicca una torre medievale, il monumento più antico e diventata campanile.
A fianco c’è la parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo, ultimata nel 1783 in stile barocco e la facciata in cotto. A croce greca e a una sola navata, ha una cupola che si eleva fino a 35 metri di altezza!
Proseguiamo il Langhe itinerario e scendiamo verso Barolo, ma prima ci fermiamo a scattare qualche foto alle colline con i filari di vigne! Luca, che segue un corso di sommelier, parla con Carlo della potatura delle vigne.
Castello della Volta, leggende delle langhe itinerari
Luogo spesso fotografato, lo inquadriamo da lontano circondato dalle vigne di nebbiolo! Risale al XII secolo per opera di Manfredo di Saluzzo e vi soggiornò Silvio Pellico.
Aleggiano molte leggende piuttosto tenebrose…e una di queste spiegherebbe il nome! Sembra che agli inizi del 1300, durante una festa e a causa di notevole lussuria, Dio per punizione fece crollare la volta del salone ma, rimosse le macerie, non si trovò traccia degli ospiti! Da allora sembra si aggirino le anime in cerca di pace intorno al castello.
Anche la Torre è oggetto di un mistero: da moltissimo tempo è chiusa e non si trova l’accesso per entrare…
Barolo, il re.
Arriviamo nell’Olimpo dei vini e dove la leggenda narra che vi sia vissuto Bacco, il dio del vino…dove altrimenti? :D
Oggetto di dominazioni e guerre nel corso dei secoli, conobbe la pace solo agli inizi dell’Ottocento con i Savoia.
Bella cittadina, curata e ricca di enoteche, vi domina il Castello, sede del Museo del Vino, WI.MU, e dell’Enoteca Regionale del Barolo.
Il Castello risale agli anni Mille anche se la prima traccia scritta risale al ‘200 in un atto notarile. Nel 1325 si insediò la Famiglia Falletti che diede il nome al Castello. vi fu ospite spesso Silvio Pellico che aveva anche ruolo di responsabile della biblioteca della famiglia.
Caduto in uno stato di abbandono, lo acquistò nel 1970 il Comune anche per il notevole contributo dei cittadini e delle aziende della zona!
La parrocchiale di San Donato, di epoca romanica, ospita dal 1500 le tombe della Famiglia Falletti.
La prossima meta è Grinzane Cavour, dove ci fermeremo per il pranzo, ma prima facciamo una breve deviazione!
Castiglione Falletto
Si presume che il Castello risalga al X secolo anche se ne trova traccia scritta in un atto scritto del 1191 e diventerà feudo della famiglia Faletti d’Alba nel 1225.
Tra le mura del Castello è stata ritrovata una stele romana con scolpiti gli attrezzi da calzolaio a dimostrazione della presenza di insediamenti già nel primo secolo dopo Cristo!
Gossip reale!
Nei dintorni, a Fontanafredda vicino a Serralunga d’Alba, si possono vedere i vigneti piantati nel 1878 da Emanuele di Mirafiori, figlio di Vittorio Emanuele II e della Bela Rosin, storica amante diventata in seguito moglie morganatica ovvero senza diritto di successione né di privilegi!
Si può visitare la casa di caccia, recentemente restaurata, che era il luogo di incontro dei due amanti!
Con un’ultima occhiata che si perde lontano sulle colline rivestite di vigneti, ci incamminiamo verso Grinzane Cavour.
Grinzane Cavour, perla Unesco di Langhe itinerari!
A Grinzane Cavour domina l’imponente e bel castello che è sede, dal 1967, dell’Enoteca Regionale e prima in Piemonte.
Il borgo è dedicato al celebre statista Camillo Benso conte di Cavour e di cui è stato sindaco per diciassette anni.
Parte della collina sottostante è coltivata a vigneti dall’Istituto di Istruzione Superiore Statale di Alba a indirizzo agrario e dove è possibile seguire un percorso a piedi tra le vigne.
Curiosità.
Anche tra questi filari ordinati si notano le rose sentinelle, per segnalare l’eventuale attacco di parassiti o malattie, come ad esempio l’oidio o mal bianco!
Alba, capitale delle Langhe.
Cuore pulsante e centro commerciale non solo del cuneese, ma di tutto il Piemonte, è nota in tutto il mondo come capitale del tartufo con una fiera internazionale e sede della Ferrero.
Bella cittadina medievale, capitale delle Langhe itinerari, annovera molti monumenti antichi tra i quali il Duomo, dedicato a San Lorenzo che è il patrono della città, edificato nel XII secolo e rimaneggiato nei secoli.
La Chiesa conventuale di San Domenico, del 1292 in stile romanico-gotico, è diventata museo e vi si possono ammirare i pregevoli affreschi del XIV e XV secolo.
Pregevole la seconda chiesa più antica di Alba dedicata a San Giovanni e il palazzo del Comune, situato nel centro della città.
Oltre che per il vino e per il tartufo, annovera nel settore gastronomico la carne all’albese, un carpaccio di carne cruda tagliata al coltello!

Neive, uno de borghi più belli d’Italia.
Borgo dei più belli d’Italia dal 2001 e quasi al confine con le terre astigiane del Moscato, ha origini antichissime!
Tra i suoi monumenti principali, da vedere la Torre dell’Orologio del 1224, il Palazzo del XVIII secolo dei Conti di Castelborgo con i Giardini.
Particolare è l’Arciconfraternita di San Michele, della seconda metà del ‘700 che è un tempio cattolico dedicato all’Arcangelo a uso della comunità ortodossa macedone.
Fuori le mura e all’esterno di una delle due porte si trova la Cappella di San Rocco del 1500 e a lui dedicata per la protezione e guarigione della peste.
Barbaresco,
Barbaresco dà il nome al rinomato vino prodotto con l’uva Nebbiolo che poi è la stessa del Barolo.
All’entrata del borgo si nota una grande meridiana dipinta che è relativa al ciclo del vino, dalla coltivazione della vigna alla produzione vinicola.
Nel centro storico risalta il Palazzo dei Galleani di Barbaresco e Canelli, della prima metà del 1700.
La chiesa sconsacrata di San Donato ospita l’Enoteca Regionale del Barbaresco mentre domina la Torre, la più grande e massiccia del Piemonte, simbolo del borgo.
Il percorso per Langhe itinerari in provincia Granda.
Il percorso di Langhe itinerari si snoda tra colline coltivate a vigneti e fondovalle con appezzamenti della Nocciola Tonda delle Langhe che è varietà IGP.
Si può fare in un giorno pieno o dedicare un week end, ampliando il giro.
Il periodo consigliato, a parte la bellezza della zona e dei borghi che ne permette il turismo tutto l’anno, è sicuramente tra l’estate e l’autunno, con il clou nell’epoca della vendemmia!
https://goo.gl/maps/fLzYeuQVwMVPLoyj7
Enogastronomia delle Langhe itinerari.
Grandi vini innanzitutto: Barolo, Nebbiolo, Barbaresco tra tutti! Nella vicina Bra, la famosa salsiccia da mangiare cruda e il tipico formaggio di Bra, più o meno stagionato.
Tartufo bianco ad Alba, il più pregiato e prodotti dolciari e inoltre nocciole e il torrone!
Come piatti tipici la citata carne all’albese, agnolotti al plin (pizzicotto) e tajarin, taglierini con tartufo bianco mentre nei secondi impossibile non pensare al Brasato al Barolo, al Bollito misto con sette varietà di carni e al fritto misto, vera goduria di dolce e salato.
I dolci con le nocciole, come la torta e il Bunet, il budino di amaretti e cacao cotto a bagnomaria.